Storia del comitato di Rovigo
Documenti ufficiali che testimoniano la presenza di Croce Rossa a Rovigo non ce ne sono tanti, ma da quelli ritrovati e studiati possiamo comprendere l’importanza e le numerose attività che ha svolto durante i due conflitti mondiali e durante le varie catastrofi naturali accadute nella nostra provincia. La prima presenza di Croce Rossa Italiana a Rovigo la possiamo trovare nell’Archivio di Stato di Rovigo dove vi è una lettera del Comitato Regionale CRI di Verona datata marzo 1886, indirizzata al Presidente del Sottocomitato di Sezione di Rovigo, il contenuto di quella lettera è sconosciuto.
Nell’archivio della CRI di Rovigo, invece, il documento più vecchio è il Verbale n° 1 della seduta del 23 settembre 1920, del Sottocomitato di Sezione, in cui si parla dell’inventario del materiale che è stato usato nell’Ospedale Territoriale, impiegato durante la Grande Guerra, accatastato nel 1918 nei magazzini del Comune.
Dai documenti storici capiamo che la Croce Rossa a Rovigo ha operato anche presso l’Ospedale territoriale con sede presso l’Angelo Custode, e un distaccamento al Sacro Cuore, durante la grande guerra. Vi era inoltre un altro Ospedale sussidiario a Lendinara con 35 posti letto.
Altri ospedali gestiti sempre dalle Croce Rossa durante la grande guerra furono allestiti presso: l’attuale Seminario Diocesano, l’Archivio di Stato, il liceo statale “Celio – Roccati” sito in via Carducci e l’ex collegio Ghedini.
Il 28 novembre 1920, presso l’Accademia dei Concordi di Rovigo, vengono svolte le votazioni per l’elezione del Presidente, di 9 Consiglieri e 3 Revisori, che formeranno il Sottocomitato di Rovigo. Il sottocomitato non aveva ancora una sede, era ospite negli uffici comunali. La prima sede ufficiale è presso Palazzo Venezze durante la seconda guerra mondiale.
Un documento storico ufficiale che prova la nostra struttura organizzativa è il verbale n° 6 del 13 maggio 1929 dove si accenna ad una ordinanza del 7 febbraio del Presidente Generale dell’Associazione per la costituzione del nuovo Comitato provinciale di Rovigo.
Subito dopo la seconda guerra mondiale, ex internati provenienti dalla Germania vennero accoliti e ospitati presso Palazzo Venezze sede della Croce Rossa Italiana di Rovigo.
Lo stesso Palazzo venne adibito a centro operativo durante alluvione del 1951 gestito dalla Croce Rossa dove eravamo impegnati nella gestione del magazzino viveri e impiegati presso l’ufficio postale. Importante il ruolo di Croce Rossa come servizio spostale in quanto le lettere venivano tutte timbrate con il nostro logo evitato così di pagare il francobollo per permettere alle famiglie sfollate di scrivere e ricevere lettere dai propri cari.
Dopo l’alluvione del 1951, il Polesine, come sapete, subì altre alluvioni. Vi fu in occasione di questi eventi catastrofici una collaborazione con la Croce Rossa Norvegese che permise a un villaggio distrutto di essere ricostruito ridando così case e una speranza di rinascita ai paesani che ci vivano. Il paese di cui sto parlando è villaggio Norge Polesine Rovigo – Rosolina.
Un’altra macchia di Croce Rossa la troviamo a Borsea nel 1957, dove lavorò per creare un punto sanità per ospitare gli ammalati del Basso Polesine. L’ospedale numero 51 aveva luogo nelle scuole elementari ed era gestito dal ten. col. Medico di Croce Rossa Andreotti.
Il 7 dicembre 1958 viene inaugurata la sede attuale in via Portello numero 7.
Ci sono tanti piccoli aneddoti di Croce Rossa a Rovigo da raccontare ma il tempo è poco per raccontare tutti questi anni di presenza.